Asili nido a Viterbo, 9 milioni per costruirne nuovi in 13 comuni: ecco quali sono

STRUTTURE CONVENZIONATE Un asilo nido del capoluogo
di Simone Lupino
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 19:43

Occasione d’oro per i comuni della Provincia di Viterbo per provare a invertire la crisi delle culle che da anni morde la Tuscia. Il governo nell’ultimo piano asili appena pubblicato ha stanziato un contributo di quasi 9 milioni di euro a favore di 13 comuni dell’Alto Lazio dove c’è più bisogno di strutture a sostegno della natalità e delle famiglie. Tra questi figura anche il comune capoluogo.

I viterbesi non fanno più figli. La desertificazione delle culle è certificata da numerose statistiche e ricerche. Se l’Italia in generale va male, la provincia di Viterbo va addirittura peggio. A livello nazionale la media di nascite ogni mille abitante è pari al 6,8 per cento. Nella Tuscia invece la maggioranza dei comuni ha una media addirittura percentuale inferiore (fonte Openpolis). Il governo tende quindi una mano alla Tuscia. È quanto emerge scorrendo la graduatoria pubblicata dal decreto Miur – Mef (ministero dell’Istruzione e del merito e ministero dell’Economia e delle finanze) che assegna i fondi per la costruzione di nuovi asili nido o per realizzarne in strutture già esistenti, ma adibite ad altri usi. I comuni beneficiari sono Viterbo (2.160.000 milioni di euro), Tarquinia e Civita Castellana (720.000 euro ciascuno), Vitorchiano (672.000 euro), Montalto di Castro e Corchiano (576.000 euro a testa), Tuscania, Caprarola, Capranica, Vignanello, Canino, Vasanello, Bassano Romano (480 mila euro).

Su 734 milioni totali del nuovo piano asili, sono 8,7 milioni i fondi destinati alla provincia di Viterbo. I finanziamenti messi in campo servono a «incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia» e offrire un concreto aiuto alle famiglie.

La dotazione complessiva è stata messa assieme attingendo in parte «da economie del precedente piano, varato lo scorso anno» e in parte «in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso ministero». I comuni beneficiari sono stati individuati da uno speciale algoritmo che ha elaborato tutta una serie di parametri. Tra questi: popolazione residente, numero di posti attualmente disponibili, il numero minimo di posti che ha posto come obiettivo l’Unione Europea.

Il cervellone del ministero ha restituito un elenco di 1864 enti locali in possesso dei requisiti per poter attingere ai fondi. Non solo, per ognuno è stato calcolato anche l’importo del contributo spettante e il numero di posti da attivare. A Viterbo 90, a Tarquinia e Civita Castellana 30, a Vitorchiano 28, a Montalto di Castro e a Corchiano 24. Nei restanti paesi dell’elenco invece 20. Per un totale quindi di 336 nuovi posti. I comuni nell’elenco sono direttamente finanziabili. Ma le singole amministrazioni devono muoversi. I comuni beneficiari per poter incassare il contributo dovranno eseguire una procedura di adesione attraverso la piattaforma del ministero. L’istruttoria e l’autorizzazione si concluderanno entro il 31 maggio. I tempi per la spesa sono strettissimi: «I comuni, soggetti attuatori, dovranno rispettare il cronoprogramma procedurale, che sarà contenuto nell’accordo di concessione e che prevede il termine di aggiudicazione dei lavori entro il 31 ottobre 2024».

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